Libertà vo cercando, ch'è sì cara, come sa chi per lei vita rifiuta

Categoria: poesia

De Rerum Natura

Tempo già fu che tristemente in terra
languia la vita dé mortali, oppressa
da religiosi orror; dall’alto cielo
sugli uomini incombea, con minaccioso volto,

dé numi il pauroso inganno;
allor che primo un uom di greca stirpe
gli occhi mortali sollevar contr’esso osò,
fissarlo osò.

Né l’ampia fama
del divin poter, né la scagliata
folgore, o il cupo mormorar del cielo,
valse a domarlo, ma di più vivace
impeto in cor gli suscitò la brama
d’infranger, primo, le sbarrate porte
del ciel, drizzando all’universo il volo.
E sua viva virtù vinse, l’estremo
lembo dei mondi.

E l’etere fiammante,
e la profonda immensità del tutto
con l’ala aperta del pensier trascorse;
e vittorioso recò a noi la luce
del novello saper; quali nel mondo
forme di vita nascano, e di quali
non sia concesso il nascere, qual sia
d’ogni cosa creata il fine, e quale
l’irremovibil termine che ad esse
ed al loro poter natura pose.

Onde a sua volta sotto il pié prostrata
della conquisa conoscenza umana
religion si giace, e la vittoria
or l’uomo esalta al culmine dei cieli.

 
 
Tito Lucrezio Caro (I sec. a.C.), De Rerum Natura, I libro, dedica a Epicuro.
Portato alla mia distratta attenzione da Margherita Hack, Il mio infinito.

Libertà

Sui miei quaderni di scolaro

Sui miei banchi e sugli alberi

Sulla sabbia e sulla neve

Io scrivo il tuo nome
Su tutte le pagine lette
Su tutte le pagine bianche

Pietra sangue carta cenere

Io scrivo il tuo nome
Sulle dorate immagini

Sulle armi dei guerrieri

Sulla corona dei re

Io scrivo il tuo nome
Sulla giungla e sul deserto

Sui nidi sulle ginestre

Sull’eco della mia infanzia

Io scrivo il tuo nome
Sui prodigi della notte

Sul pane bianco dei giorni

Sulle stagioni promesse

Io scrivo il tuo nome
Su tutti i miei squarci d’azzurro

Sullo stagno sole disfatto

Sul lago luna viva

Io scrivo il tuo nome
Sui campi sull’orizzonte

Sulle ali degli uccelli

Sul mulino delle ombre

Io scrivo il tuo nome
Su ogni soffio d’aurora

Sul mare sulle barche

Sulla montagna demente

Io scrivo il tuo nome
Sulla schiuma delle nuvole

Sui sudori dell’uragano

Sulla pioggia fitta e smorta

Io scrivo il tuo nome
Sulle forme scintillanti

Sulle campane dei colori

Sulla verità fisica

Io scrivo il tuo nome
Sui sentieri ridestati

Sulle strade aperte

Sulle piazze dilaganti

Io scrivo il tuo nome
Sul lume che s’accende

Sul lume che si spegne

Sulle mie case raccolte

Io scrivo il tuo nome
Sul frutto spaccato in due

Dello specchio e della mia stanza

Sul mio letto conchiglia vuota

Io scrivo il tuo nome
Sul mio cane goloso e tenero

Sulle sue orecchie ritte

Sulla sua zampa maldestra

Io scrivo il tuo nome
Sul trampolino della mia porta

Sugli oggetti di famiglia

Sull’onda del fuoco benedetto

Io scrivo il tuo nome
Su ogni carne consentita

Sulla fronte dei miei amici

Su ogni mano che si tende

Io scrivo il tuo nome
Sui vetri degli stupori

Sulle labbra intente

Al di sopra del silenzio

Io scrivo il tuo nome
Su ogni mio infranto rifugio

Su ogni mio crollato faro

Sui muri della mia noia

Io scrivo il tuo nome
Sull’assenza che non desidera

Sulla nuda solitudine

Sui sentieri della morte

Io scrivo il tuo nome
Sul rinnovato vigore

Sullo scomparso pericolo

Sulla speranza senza ricordo

Io scrivo il tuo nome
E per la forza di una parola

Io ricomincio la mia vita

Sono nato per conoscerti

Per nominarti

Libertà.
Paul Eluard

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